Un augurio in musica: God Bless Me e Alleluja in Christmas Symphony
(22.12.2025)


God Bless Me Nel periodo delle feste di fine anno, quando la musica diventa uno spazio di condivisione e di auguri, i SeiOttavi sono felici di condividere l’uscita delle tracce “God Bless Me” e “Alleluja”, entrambe incluse nel progetto discografico Christmas Symphony di Gaetano Randazzo, ora disponibile su tutte le principali piattaforme digitali. Christmas Symphony è un progetto che raccoglie composizioni originali e riletture del repertorio natalizio, realizzato con la Czech National Symphony Orchestra e con la partecipazione di diversi interpreti. Il contributo dei SeiOttavi rappresenta uno dei momenti in cui la voce assume un ruolo centrale, mantenendo una dimensione intima anche all’interno di un contesto sinfonico.
“God Bless Me” è una composizione per gruppo a cappella e percussioni, in cui la vocalità dei SeiOttavi dialoga con una scrittura ritmica incisiva e dinamica. Di contro “Alleluja” è invece una traccia interamente a cappella, costruita esclusivamente sulla forza collettiva delle voci, che mette in primo piano l’energia corale e l’impatto sonoro dell’ensemble.
Un progetto corale che condividiamo con il pubblico come augurio musicale per queste feste
Ascolta Christmas Symphony e le tracce dei SeiOttavi: Spotify | Apple Music | Amazon Music

Per chi preferisce il supporto fisico, Christmas Symphony è disponibile anche in formato CD, acquistabile su Amazon.

 

 

Vent'anni in SeiOttavi
(24.11.2025)


Ventanni Il 23 novembre, al Teatro Golden di Palermo, abbiamo festeggiato un traguardo importante: vent’anni di SeiOttavi. Il concerto è stato pensato come un viaggio attraverso il tempo, un modo per tornare sui passi compiuti in questi anni e riproprre musiche, incontri ed esperienze che hanno segnato il nostro percorso artistico, in Italia e all’estero.
Il programma ha attraversato momenti diversi della nostra storia, mettendo accanto brani nati in periodi lontani e lavori più recenti. Riascoltarli e cantarli oggi ha significato confrontarsi con ciò che siamo stati e con ciò che siamo diventati, mantenendo come punto fermo la scelta della voce come unico strumento e come spazio di ricerca continua. Ogni brano ha portato con sé un pezzo di strada, un contesto, una memoria condivisa.
Quella del Golden non è stata solo una serata musicale, ma anche un momento di ricordo. Durante il concerto abbiamo voluto dedicare uno spazio al nostro amico Kristian Cipolla, che ci ha lasciato alcuni anni fa. Kristian è stato una presenza importante nel gruppo, non solo per la sua voce, ma per il contributo umano e artistico che ha dato nel tempo. Ricordarlo attraverso la musica ci è sembrato il modo più naturale per tenerlo con noi, almeno per una sera.
Il Teatro Golden, luogo storico per la città di Palermo, ha fatto da cornice a questo incontro con il pubblico, che ci ha accompagnato con attenzione e partecipazione lungo tutto il concerto. Sentire la vicinanza di chi ascoltava ha reso ancora più forte la dimensione condivisa della serata, trasformando il concerto in un momento di scambio, oltre che di esecuzione.
In questi vent’anni, i SeiOttavi hanno attraversato linguaggi diversi, progetti eterogenei e contesti molto differenti tra loro. La serata del 23 novembre ha cercato di restituire questa pluralità senza costruire una celebrazione formale, ma lasciando che fossero le musiche a raccontare il percorso, con le loro trasformazioni e le loro continuità.
Il concerto dei vent’anni non ha segnato una conclusione, ma piuttosto una tappa. Un’occasione per guardarci indietro, riconoscere il cammino fatto e ripartire da lì, con la consapevolezza che la storia dei SeiOttavi continua a essere scritta, una voce alla volta.


 

 

SeiOttavi "For Your Grammy® Consideration"
(3.10.2025)


For Consideration at Grammy® Con l'inizio di ottobre arriva una notizia speciale per i SeiOttavi. A quasi un anno dall'uscita dell'Album "Sinfollywood - Tribute to Henry Mancini at 100s" prodotto da Dunja Zoric, il disco è ora in corsa "For your Grammy® consideration" e in particolare la traccia cantata dai SeiOttavi "Whistling away the Dark" è in lizza per la categoria "Best Arrangement, Instrumental or A Cappella".
Vi invitiamo ad ascoltare la traccia: un brano dolce e malinconico che ci ha profondamente emozionati. Speriamo che le nostre armonie e i gli effetti vocali vi coinvolgano.
All'interno dell'album troverete anche un altro brano sognate, "Dreamsville", interpretata dal nostro Ernesto Marciante.
Un ringraziamento speciale a Gaetano Randazzo, compositore palermitano e nostro amico, che ha creduto in noi e ci ha coinvolti in questo progetto. Per noi è un vero onore contribuire a un lavoro che celebra una figura così importante nella storia della musica come Henry Mancini.
Buon ascolto!


Whistling Away The Dark clicca qui
Dreamsville clicca qui

Buon ascolto!



 

 

I SeiOttavi e la sfida di “Turtle Dreams” nel segno di Julius Eastman
(13.09.2025)


Eastman Nel loro ventesimo anno di attività, i SeiOttavi si trovano a confrontarsi con una nuova e significativa sfida artistica: interpretare, all’interno dello spettacolo "Without Blood There Is No Cause", l’iconico brano di Meredith Monk "Turtle Dreams". Una scelta non casuale, che richiama un passaggio cruciale della carriera di Julius Eastman, compositore afroamericano visionario e controverso, la cui figura è al centro dell’omaggio costruito da Fabio Cherstich (regia e spazio scenico) e Oscar Pizzo (drammaturgia musicale).
Lo spettacolo, presentato a Torino nell’ambito del festival MiTo, con repliche a Milano, Rimini e Reggio Emilia, si configura come un oratorio laico in cui musica, parole e immagini si intrecciano per restituire la radicalità di un artista scomodo, irripetibile, dimenticato troppo presto e solo recentemente riscoperto. Eastman (1940–1990) fu non solo compositore e cantante, ma anche attivista, capace di usare la musica come strumento di lotta politica e sociale. La sua produzione, segnata da titoli provocatori come Evil Nigger o Gay Guerrilla, affrontava senza filtri i temi dell’uguaglianza, della condizione delle minoranze nere e queer, e della ribellione contro una cultura dominante bianca ed escludente.
La serata, articolata in un collage di brani e proiezioni video, mette in risalto proprio questa tensione costante tra musica colta e tradizione popolare afroamericana, tra sperimentazione minimalista e improvvisazione come forma di catarsi. Accanto ai SeiOttavi, sul palco si alternano l’Happy Chorus Gospel Choir di Sondrio, i pianisti Afra Kane, Coraline Parmentier, Moustapha Dembélé e Noah Weber, con la regia visiva affidata a Francesco Sileo e Francesco Simeone.
All’interno di questo percorso, la presenza di Turtle Dreams di Meredith Monk ha un valore emblematico. Composto nel 1981, il brano appartiene a una fase in cui la ricerca della celebre artista americana si muoveva tra vocalità sperimentale, gestualità teatrale e fascinazione per la ripetizione ipnotica. Turtle Dreams Waltz, in particolare, evoca un universo sospeso, enigmatico, in cui la voce si fa materia sonora pura, al di là del significato d elle parole. È proprio in questo contesto che Julius Eastman partecipò come vocalist: il suo incontro con Monk segnò l’inizio di un percorso che lo avrebbe portato a sviluppare un linguaggio personale, al tempo stesso rigoroso e anarchico, capace di far esplodere il minimalismo tradizionale in chiave politica.
Per i SeiOttavi, cimentarsi con un brano tanto iconico significa misurarsi non solo con la complessità vocale e la scrittura fuori dagli schemi di Meredith Monk, ma anche con la responsabilità di restituirne la forza visionaria all’interno di un contesto che celebra Julius Eastman. La loro interpretazione diventa così un ponte ideale tra due figure cardine dell’avanguardia americana: da un lato Monk, pioniera della voce come strumento totale; dall’altro Eastman, che seppe trasformare la ripetizione e l’improvvisazione in grido politico e spirituale.
Nel loro ventesimo anniversario, i SeiOttavi scelgono dunque di accettare questa sfida, riaffermando la loro vocazione alla ricerca e alla sperimentazione. Turtle Dreams non è solo un omaggio a Meredith Monk, ma anche una porta d’ingresso nel mondo di Julius Eastman, artista scomodo e irripetibile che, con la sua musica, ci ricorda ancora oggi quanto il suono possa farsi veicolo di libertà, resistenza e speranza.


 

 

Sinfollywood - il tributo di Gaetano Randazzo a Henry Mancini
(25.10.2024)


Sinfollywood2 Il 25 ottobre 2024 è uscito su tutte le piattaforme di streaming digitale “SINFOLLYWOOD” - Tribute to Henry Mancini at 100s” (Kelidon Entertainment), il nuovo album di Gaetano Randazzo, che ancora una volta ha voluto coinvolgere i SeiOttavi in uno dei suoi emozionanti lavori.
“SINFOLLYWOOD” è una “sinfonia hollywoodiana” composta da dodici arrangiamenti originali ideati da Gaetano Randazzo, per vari solisti classici, pop, jazz, per gruppo a cappella, coro di bambini e grande orchestra sinfonica e vuole essere un tributo al pluripremiato Henry Mancini, compositore americano di origina italiana, di cui nel 2024 ricorre il centenario dalla nascita.
Le songs arrangiate riguardano i titoli più famosi, da “Moon River” a “The Days of Wine and Roses”, da “Breakfast at Tiffany’s” al brano cantato da noi SeiOttavi “Whistling Away the Dark”. Al disco hanno collaborato tanti artisti di livello internazionale, prima fra tutti, Monica Mancini, figlia del grande Maestro. Fra gli altri Jane Monheit, Ruggiero Mascellino (fisarmonica) Alessandro Presti (flicorno), Sergio Calì (vibraphono) Emanuele Buzi (mandolino), Giancarlo Lumetta (friscalettu), Giuseppe Milici (armonica), Ana Brateljevic (arpa), Mariano Galussio (chitarre). Il nostro Ernesto inoltre canta una bellissima versione di “Dreamsville”.
Quando ci è stato proposto di partecipare al progetto tributo discografico con il meraviglioso brano “Whistling away the dark”, non abbiamo esitato un attimo. Avere occasione di rendere omaggio a questo gigante della musica cinematografica, e non solo, è un’occasione unica di cui abbiamo grata consapevolezza. Più vigorosa ancora la realizzazione artistica di una orchestra vocale italiana che si confronta con un’orchestra vera e assume il ruolo sonoro di assoluta unicità. Durante la registrazione l'atmosfera era carica di emozioni: mentre i nostri suoni si intrecciavano creando un'armonia unica, ci ha travolti il momento in cui, sovvertendo ogni aspettativa, non siamo stati noi a cantare sull’orchestra, ma lei a innescarsi sul nostro canto creando una fusione perfetta. Nel delicato ma al contempo potente arrangiamento di Gaetano Randazzo, il testo diventa il soffio del vento, portato dalle voci femminili in modo rarefatto e concreto al tempo stesso, il tessuto armonico tocca una vocalità che attraversa il tempo e approda al mondo del pop con una beat box elegante nel crescendo più intenso. Proprio sulla beat box si è innescata poi per noi un’altra grande, imparagonabile emozione, essendo stata questa registrata già qualche anno fa dal nostro Kristian. Abbiamo potuto dunque provare l’emozione di poter cantare ancora una volta con lui. Un’esperienza musicale di valore assoluto, che siamo certi, raggiungerà il pubblico più vasto.



 

 

I SeiOttavi al Vokal Fest 2024 di Roma
(30.05.2024)


Vocal Fest Roma Partecipare al VOKAL FEST 2024 a Roma è stato un bagno di energia positiva per i SeiOttavi. L’evento, ospitato nella splendida cornice dell’Acquario Romano, ci ha immersi in un’atmosfera unica, dove la magia della musica vocale ha regnato sovrana per due giorni. L’architettura affascinante e l’acustica avvolgente dell’Acquario Romano hanno offerto un’ambientazione perfetta per un festival dedicato alla bellezza della voce umana. L’organizzazione dell’associazione culturale Decanto è stata impeccabile, curando ogni dettaglio con attenzione e passione. Il programma del VokalFest è stato ricco e variegato, con cori e gruppi vocali formati di tanti giovani appassionati e talentuosi che si sono esibiti in una straordinaria varietà di stili e generi musicali. Ogni performance ha offerto emozioni uniche, mettendo in luce la versatilità e la potenza espressiva della voce umana.
Abbiamo ascoltato esibizioni che spaziavano dal repertorio classico al jazz, dal pop all’a cappella contemporanea, ogni gruppo portando sul palco la propria originalità e il proprio carattere. Uno momento di grande emozione è stato anche la nostra esibizione, quando abbiamo condiviso la nostra passione per la musica vocale con un pubblico attento e appassionato. Sentire l’entusiasmo degli spettatori, vedere i loro volti illuminarsi e ricevere i loro applausi è stato un regalo inestimabile che ci ha riempito di gioia e orgoglio. Ogni nota cantata e ogni armonia eseguita hanno risuonato con una profondità unica.
Oltre alle esibizioni, il VokalFest ha offerto numerosi momenti di incontro e scambio tra i partecipanti. La possibilità di interagire con altri artisti e appassionati di musica vocale è stata un’occasione preziosa per scoprire nuove prospettive artistiche e confrontarci con musicisti provenienti da diverse parti dell’Italia. Proprio lo spirito di comunità tra i partecipanti è stato un aspetto speciale del Vokal Fest. La passione condivisa per la musica vocale ha creato un legame immediato, favorendo nuove amicizie e collaborazioni.


 

 

I SeiOttavi per Padre Pino Puglisi. "Sono qui per ascoltarti"
(20.09.2023)


I SeiOttavi per Padre Pino Puglisi Venerdì 15 settembre, XXX anniversario del martirio di Padre Pino Puglisi, è stata presentata sul sagrato della Cattedrale una nuova edizione de Il Discepolo di Lia Cerrito. Testo molto amato da 3P e utilizzato spesso durante i campi come spunto di meditazione.
Lo spettacolo ha offerto spunti di riflessione sui principali tratti spirituali del Beato, rappresentato, nella narrazione, dalla figura del discepolo: la fedeltà alla chiamata di Gesù, l’umiltà, l’amore e la gioia dell’annuncio, il grande stupore per la bellezza del dono della vita. Il forte e sentito desiderio di trasmettere al prossimo la pace e la felicità che vengono dalla piena fiducia nel Dio dell’amore.
Questa edizione, curata da Massimo Sigillò Massara, Maria Chinnici e Pino Paliaga, ha visto protagonisti acconto ai SeiOttavi il Coro delle voci bianche del Teatro Massimo, il Gruppo vocale Euphoné, la cantautrice Lucina Lanzara, l’attrice Stefania Blandeburgo come narratrice, il cuntista Salvo Piparo, Sergio La Viola con la sua chitarra.
I vari momenti del racconto sono stati animati dai disegni sulla sabbia della sand artist Stefania Bruno.
Alla fine dello spettacolo hanno offerto un omaggio a Padre Puglisi i ragazzi dell‘I.C. De Amicis Da Vinci con una loro composizione RAP e il Coro dell’Ass. Naz. Polizia di Stato – Sez. Palermo con due brani.


 

 



 

 



 

 

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